martedì 8 gennaio 2008

Dizionario dei luoghi letterari immaginari


“Chi ama i repertori, meglio se un po’ stravaganti, si potrà divertire molto con il Dizionario dei luoghi letterari immaginari che affronta impavido città e castelli, paesi e isole, montagne e boschi... [...]. I luoghi immaginari presuppongono, nota l’Autrice, quasi sempre un viaggio. I lettori, infatti, sono andati sulla luna molto prima degli astronauti, per di più spendendo pochissimo.” (Paolo Mauri, La Repubblica)

“Un eccezionale Dizionario ci guida nei posti più remoti dove gli scrittori hanno ambientato le loro storie. Da Bengodi a Itaca fino alla «Pequod»: un repertorio immenso.” (Luigi Sampietro, Il Sole 24 Ore)

“Per chi non si accontenta delle convenzionali mete turistiche, per chi preferisce viaggiare «al centro della propria stanza» con la fantasia di un buon libro, nulla di meglio come baedecker del Dizionario dei luoghi letterari immaginari. Un catalogo che consente di andare da «Aar» — il paesello scenario del romanzo di Grazia Deledda «La madre» — a «Zyundal» — una delle isole della saggezza di Alexander Moszkowski — passando attraverso le più celebri meraviglie immaginate da Apuleio a Bacone, da Marco Polo a Orwell, da Borges a Calvino.” (Tuttolibri)

“II Dizionario dei luoghi letterari immaginari della filologa Anna Ferrari, primo per esaustività nel suo genere, non è solo un imponente lemmario, ma è anche un viaggio fantastico attraverso trenta secoli di letteratura.” (Guido Caserza, La Sicilia)

Questi gli stralci di recensione che compongono la quarta di copertina del volume, riferiti alla prima e costosissima edizione uscita nel 2006. Più prossimi forse allo spot pubblicitario che a una reale informazione sui contenuti dell’opera, specie in assenza di una vera nota editoriale, nemmeno sul risvolto.

Repertorio delle principali località create dalla fantasia degli scrittori di ogni tempo, il Dizionario dei luoghi letterari immaginari compilato da Anna Ferrari rivolge la propria attenzione principalmente alle letterature occidentali, spaziando dai luoghi del racconto mitologico alla leggenda medievale, sino ai teatri dell’Utopia e le ambientazioni romanzesche moderne. Luoghi reali, familiari o esotici ma protagonisti d’irreali vicende; toponimi realistici ma inesistenti; siti d’invenzione in tempi e mondi alternativi, dai classici al mainstream contemporaneo con ampie e obbligate incursioni, per quanto distratte, nei generi propri del Fantastico.

Nomi e descrizioni di locazioni o ambienti d’invenzione poetica e narrativa sono raccolti in oltre seicento fitte pagine, ordinati in più o meno estese voci alfabetiche con citazione dell’autore e conciso riassunto delle opere in cui fanno comparsa. Grande attenzione per la letteratura italiana e quella dell’antichità classica, egregiamente affrontata. Tra gli argomenti maggiormente approfonditi vi è l’Ade associato all’intero concetto di “oltretomba,” mentre fra gli autori è senz’altro J.R.R. Tolkien il più presente, superando probabilmente le centocinquanta entrate con l’estesa topografia della sua Terra di Mezzo. Completano il volume un indice degli autori e delle opere, seguito da un ulteriore indice per tipologia del “luogo immaginario” che dalla “A” delle abbazie alla “V” dei vulcani aiuterà il lettore a districarsi in un mare di scenari di questo e altri mondi.

L’impresa è monumentale e il dizionario ben regge l’àmbito della letterarura in generale, limitandosi però necessariamente in quella fantastica tra fantascienza, fantasy e horror, che dei “luoghi letterari immaginari” rappresentano le più consistenti se non precipue sedi. Proprio per quanto riguarda questi generi i criteri di scelta, basati su rappresentatività e fama, sembrano in realtà dovere parecchio ai riferimenti bibliografici consultati, limitandosi agli stessi periodi di aggiornamento e forse alle medesime scelte, riducendone talora meccanicamente le sinossi riportate, confondendo la fonte citata con il titolo dell’opera stessa o perpetuando inesattezze in nomi e titolazioni originali, altrimenti facilmente verificabili.

Pochi gli autori di genere successivi agli anni 80: niente di Neil Gaiman e due sole citazioni dal mondo di Harry Potter. Inclusione di un ben scarsamente significativo Lin Carter ed esclusione di un Eric Rucker Eddison o un Lord Dunsany. Prevedibilmente poco horror: da Stephen King si trovano Castle Rock, Derry e Tarker’s Mill, mentre H.P. Lovecraft è saldamente presente con una quarantina o più di voci… e qualche imprecisione. Yuggoth trasformato in “Yogguth”; trame fraintese; la rivista Arkham Sampler e le raccolte scambiate per titoli di romanzi. Ma sorvoliamo sul come si scriva “Chthulhu:” il mondo ha problemi più urgenti!

Un dizionario del tutto preciso ed esaustivo in queste aree avrebbe tuttavia richiesto interi altri tomi, o una specializzazione che esula dagli scopi di un pur vasto e valido strumento di consultazione come questo.

L’autrice, studiosa di antichità greche e romane, ha pubblicato diversi saggi sulla cultura del mondo greco e latino e, sempre per la UTET, un Dizionario di mitologia nel 1999.

Dizionario dei luoghi letterari immaginari
Anna Ferrari
collana Libreria,
UTET, 2007
brossura con sovracopertina, XXIII-654 pagine, Euro 24,00
ISBN 978-88-02-07868-7


5 commenti:

Anonimo ha detto...

però... date le pretese sospettavo il :(
invece
pare che valga la "pena" di investirci qualche risparmio

bene

hai scovato altre sorprese?

la befana

Andrea Bonazzi ha detto...

Va benissimo sul classico, bene sul mainstream. Non come riferimento per il fantastico di genere: solo le voci su HPL, per esempio, si nota come siano state tratte alla lettera da fonti superficiali (elencate in bibliografia) travisando le sinossi, sbagliando i nomi ect.

Altre sorprese... ho in coda di lettura un Glavinic trovato nella calza della Befana :)
E aspetto un romanzo della Oliphant finalmente tradotto in italiano.

galerius ha detto...

E aspetto un romanzo della Oliphant finalmente tradotto in italiano.

Per caso è "Gli assediati" ?
Quasi quasi lo prendo anch'io...mi incuriosisce, tanto più che alcuni elementi della trama - così come è dato di leggere in rete - mi richiamano "Luna affamata" di Campbell.

Andrea Bonazzi ha detto...

Si, Gli assediati (A Beleaguered City, 1880), ma ancora non arriva.

Doveva essere ristampato (o ritradotto, non so) La terra delle tenebre presso l'editore Lupetti, ma non ho idea se sia effettivamente uscito.

Anonimo ha detto...

La terra delle tenebre è ristampato e ritradotto da Lupetti ed esce fra pochi giorni nella collana I Rimossi. La notizia è certa, mi è stato confermato dall'editore.